Tour de France 2023, la Bora-Hansgrohe pensa al grosso carico: “Poca cronometro, bene per Buchmann, Hindley e Vlasov”

L’aveva già detto qualche settimana fa, prima che il percorso fosse rivelato. Ora, con le strade del Tour de France 2023 ufficiali e definite, Ralph Denk, general manager della Bora-Hansgrohe, vede i suoi progetti futuri, almeno per quel che riguarda la prossima stagione, ancora più saldi. L’idea del dirigente della World Tour tedesca, che nel 2022 ha ottenuto la vittoria del suo primo Grande giro, con Jai Hindley in Italia, punta a schierare tutto il meglio che la sua squadra ha a disposizione in organico per contendere il successo finale del Tour alle corazzate dell’attuale panorama.

“Dobbiamo analizzare nel dettaglio il percorso, insieme al direttore sportivo Rolf Aldag – le parole di Denk raccolte da RadSport News – Poi prenderemo le decisioni definitive. Però, a una prima occhiata, il percorso sembra ben tagliato per Hindley e anche per Emanuel Buchmann (quarto nell’edizione 2019 – ndr) e Alexandr Vlasov (quinto nel 2022, al suo esordio alla Grande Boucle – ndr), oltre che per Lennard Kämna. Non è un Tour de France per specialisti a cronometro, ma a noi questo sta benissimo, visto che noi in organico non ne abbiamo”.

Uscendo dall’economia di squadra, Denk fa delle valutazioni generali: “Dopo la partenza nei Paesi Baschi, le cose si faranno subito difficili. Si andrà sui Pirenei e lì potresti già perdere il Tour de France. Poi, si toccheranno tutte le catene montuose che ci sono in Francia. Inoltre, torneremo, dopo 35 anni, sul Puy de Dome e questo mi fa molto felice”.

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